Wine in Moderation lancia un nuovo strumento per la formazione degli operatori del settore sul servizio responsabile

Il Consorzio di Tutela Prosecco DOC promuove attivamente percorsi di formazione dedicati a tutte le professionalità del settore, mettendo a disposizione strumenti concreti per rafforzare le competenze tecniche, organizzative e valoriali della filiera, a beneficio di uno sviluppo più consapevole e sostenibile.

Nuovo strumento digitale per la formazione al servizio responsabile

In questa direzione si inserisce il nuovo training digitale per la formazione al servizio responsabile lanciato da Wine in Moderation, pensato per fornire ai professionisti del vino le conoscenze essenziali per promuovere un consumo moderato. Gli attori del settore, infatti, rivestono un ruolo chiave nell’interazione quotidiana con i consumatori e possono contribuire significativamente alla prevenzione dei rischi legati all’abuso di alcol.

La nuova formazione è disponibile solo in formato digitale e si adatta ai diversi contesti culturali e normativi dei Paesi in cui è proposta. Ogni modulo affronta tematiche centrali per la sostenibilità del settore vitivinicolo, tra cui il rapporto tra vino e salute, il quadro legislativo di riferimento, le buone pratiche di servizio e la comunicazione.

Dopo il positivo riscontro ottenuto dalla versione in presenza proposta nel 2023, la trasformazione digitale del corso rappresenta un passo importante per renderlo accessibile a un pubblico più ampio. Il corso è già attivo in Germania, Italia, Portogallo, Spagna e Regno Unito, ma è disponibile anche una versione generica in inglese aperta ai professionisti di altri Paesi.

Sandro Sartor, Presidente di Wine in Moderation, ha sottolineato:

Rendere la formazione accessibile a tutti i mercati è un passo avanti significativo nella diffusione dell’educazione al servizio responsabile. Questo strumento, flessibile e accessibile, aiuterà i professionisti del vino di tutto il mondo ad approfondire il loro impegno verso la sostenibilità e la responsabilità sociale”.

Al momento dell’iscrizione, i partecipanti seguono un percorso formativo personalizzato in base al proprio ruolo – produttori, enologi, sommelier, operatori dell’enoturismo. Ogni modulo si conclude con un quiz e, al completamento dell’intero percorso, viene rilasciato un certificato ufficiale di formazione. Tutti gli iscritti, indipendentemente dal profilo, possono comunque accedere anche ai contenuti destinati ad altri ruoli per arricchire ulteriormente la propria preparazione.

Modalità di accesso e condizioni

L’acqua è una risorsa preziosa e strategica per la viticoltura e, nei Territori del Prosecco, la gestione sostenibile delle risorse idriche rappresenta una priorità. Il progetto A.Q.U.A. – Approcci per la Quantificazione e l’Uso sostenibile dell’Acqua nel Sistema Prosecco – nasce proprio per rispondere alle sfide urgenti circa l’incertezza crescente della disponibilità d’acqua, individuando le migliori pratiche di gestione idrica sostenibile adottabili dalle aziende, sia in situazioni di siccità, che, all’opposto, in presenza di eccesso di precipitazioni in brevi lassi di tempo.

Il progetto  rappresenterà anche un esempio virtuoso di cooperazione tra Consorzi, Enti di ricerca, Istituzioni e Aziende viticole nei diversi areali che caratterizzano il nostro sistema di denominazioni. Infatti, tra i partecipanti troviamo PSR & Innovazione Veneto S.r.l. (capofila), ANBI Veneto (Associazione Regionale Consorzi per la Gestione e la Tutela delle Acque Irrigue); il CIRVE (Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia) dell’Università di Padova; i Consorzi di Tutela delle denominazioni Prosecco, Conegliano Valdobbiadene – Prosecco e Asolo – Prosecco; l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene; quattro aziende agricole pilota (Borgo Antico, 7 Nardi, Rech Simone e Cescon Giuseppe e Antonella).

In questo contesto si ritiene fondamentale valorizzare e integrare l’azione dell’AKIS regionale Veneto che rappresenta l’infrastruttura strategica per la circolazione della conoscenza tra agricoltori, ricercatori, consulenti e pubblica amministrazione. Il coinvolgimento dell’AKIS – e in particolare della rete dei consulenti e delle istituzioni di ricerca agraria attive sul territorio – può facilitare una condivisione sistematica dei risultati, la co-progettazione degli interventi con gli attori locali e la diffusione di buone pratiche replicabili in altri contesti simili. In questo senso, l’AKIS funge da catalizzatore per la diffusione dell’innovazione e per il rafforzamento della resilienza agro-ecologica nei territori del Prosecco.

 

Azioni previste

Si inizierà da uno studio approfondito dei suoli, analizzandone le caratteristiche fisiche e morfologiche, nonché la loro capacità di infiltrazione e stoccaggio dell’acqua. Questa conoscenza permetterà di qualificarli rispetto alla capacità di gestire intrinsecamente flussi idrici variabili.  Successivamente, si procederà con la progettazione di interventi mirati, che da un lato puntano al miglioramento della qualità dei suoli (agendo per esempio sulla profondità di esplorazione delle viti e del cotico erboso) e, dall’altro, all’adozione di soluzioni tecnologiche per l’adattamento, come la progettazione di bacini di accumulo e sistemi irrigui efficienti.

 

Risultati attesi

L’obiettivo, in ottica di adattamento al cambiamento climatico, è quello di poter definire, anche per i diversi ambiti territoriali del Veneto, un modello replicabile, resiliente e innovativo capace di migliorare la gestione delle risorse idriche, in situazioni di scarsità o di eccesso di acqua.

Iniziativa finanziata dalla Regione Veneto per un budget complessivo di 400.000 euro per tre anni, di cui 25.000 destinati al Consorzio per il supporto alle attività di divulgazione.

Elaborati i risultati delle indagini svolte presso il consumatore finale, il Consorzio, in collaborazione con Nomisma Wine Monitor, rinnova il programma di appuntamenti “Aperioperatori”, in particolare:

A questo link: Aperioperatori 2025  la locandina con indicati i link per confermare la partecipazione (la registrazione per l’evento in presenza sarà possibile fino ad esaurimento posti) – e quelli per partecipare alle dirette Youtube.

Come di consueto, all’inizio della stagione vegetativa, è a disposizione il Vademecum Viticolo 2025, frutto della collaborazione tra i Consorzi Prosecco DOC e Vini Venezia e con il prezioso contributo di Fiorello Terzariol.

Il Vademecum risulta essere uno strumento agevole e concreto per pianificare al meglio la difesa del vigneto ed introduce il percorso del Consorzio del Prosecco DOC verso la Denominazione Sostenibile.

Clicca qui per scaricare il Vademecum-Viticolo-2025.

Per maggiori informazioni contattare gli uffici del Consorzio: ricerca@consorzioprosecco.it

IL CONSORZIO AVVIA LA SPERIMENTAZIONE SUGLI SPUMANTI A BASSO GRADO ALCOLICO

In occasione di Vinitaly, nel Prosecco DOC Theatre (Stand B4, Pad.4), il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco, in collaborazione con l’Università di Padova, ha presentato i primi risultati del progetto “Prosecco Low-Alcohol”, avviato nel 2024, volto ad indagare gli elementi caratterizzanti di una produzione spumantistica avente un titolo alcolometrico effettivo compreso tra gli 8 e i 9 gradi e un basso residuo zuccherino.

“Ad oggi – commenta il Presidente del Consorzio Giancarlo Guidolin – nell’ambito del nostro disciplinare, sono ammessi spumanti a basso tenore alcolico (circa 8,5% vol.), ma, obbligatoriamente, con un residuo zuccherino elevato (versione demi-sec). L’obiettivo della sperimentazione, quindi, è quello di valutare uno spumante, a base Glera, con un titolo alcolometrico di 8-9% vol. e un residuo zuccherino in linea con le preferenze del mercato, ovvero brut ed extra dry”.

“I primi risultati ottenuti in sede di sperimentazione sono stati positivi, in linea con le aspettative – dichiara Simone Vincenzi, Professore presso l’Università degli Studi di Padova – È importante sottolineare che non si tratta di un processo di dealcolazione, ma di una diversa gestione delle fermentazioni, sia in fase di vinificazione che di spumantizzazione, affinché si possano convertire in alcol solamente gli zuccheri presenti naturalmente nell’uva”.

“Il Consorzio – conclude Guidolin – da sempre è attento all’evoluzione del mercato e alle nuove tendenze di consumo. Con questa sperimentazione vogliamo valutare attentamente, prima in sede di Consiglio, poi di Assemblea, l’opportunità di poter rispondere alle richieste delle nuove generazioni e di un pubblico sempre più attento ai temi nutrizionali e del consumo di vino consapevole , senza però far venir meno l’identità e le peculiarità della nostra Denominazione”.

Il Consorzio presenta le nuove ricerche sulla genetica della varietà Glera

In occasione di Vinitaly, nel Prosecco DOC Theatre (Stand B4, Pad.4), il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco ha accolto i propri partner dell’Università di Padova e del CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) per annunciare le attività in via di sviluppo sull’ampio tema della genetica. Infatti, in conformità con le normative vigenti, sono ben due le iniziative che si stanno spingendo verso le frontiere di tale materia, con l’obiettivo di garantire una viticoltura sempre più sostenibile e resiliente ai cambiamenti climatici.

La prima, con il progetto Gleres (investimento di 160.000€), mira ad ottenere, mediante incrocio, una nuova varietà che possa conservare le caratteristiche delle varietà parentali, ovvero il profilo sensoriale della Glera e gli elementi di resistenza dell’altro vitigno. Le produzioni della prima varietà “figlia” della Glera, registrata con il nome Glaurum, sono state degustate oggi presso lo stand.

La seconda iniziativa, con il progetto Glera 2.0 (investimento di 270.000€ per il 2025), mira ad indagare l’applicazione delle Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA) direttamente sulla varietà Glera, con l’obiettivo di migliorarne la resistenza senza alterarne l’identità genetica e, quindi, le peculiarità qualitative caratterizzanti.

Giancarlo Guidolin, Presidente del Consorzio di tutela della DOC Prosecco, dichiara:  

“Queste ricerche rappresentano un’importante opportunità per il nostro settore. L’adozione di tecniche avanzate di miglioramento genetico ci potrebbe consentire di affrontare le sfide future della viticoltura senza compromettere la tradizione e la qualità che caratterizzano il nostro prodotto. Il nostro impegno è quello di garantire una produzione vinicola sostenibile, sul piano ambientale e sociale, assicurando il grado di eccellenza riconosciuto dai consumatori di tutto il mondo.”

Alessandro Vannozzi, Professore presso l’Università di Padova e Riccardo Velasco, Direttore del CREA, commentano:

“Questa collaborazione tra il Consorzio, il CIRVE dell’Università di Padova e il CREA è fondamentale per il progresso della viticoltura nel territorio della DOC Prosecco. L’attenzione del Consorzio verso il miglioramento genetico, sia convenzionale che attraverso tecnologie di evoluzione assistita (TEA), evidenzia una chiara volontà di rispondere alle sfide del settore puntando sulla ricerca e sull’innovazione. L’obiettivo principale del progetto Glera 2.0 è gettare le basi per l’applicazione delle TEA alla varietà Glera, fortemente identitaria per il territorio. Sfruttare le potenzialità offerte da queste nuove tecnologie rappresenta un passo cruciale per il miglioramento di questa varietà, non solo in termini di resistenza, ma anche per il mantenimento delle sue caratteristiche qualitative minacciate dal cambiamento climatico.”

L’accordo per favorire la sostenibilità delle aziende

Finanziamenti dedicati a valere sul plafond da 3 miliardi di euro stanziato dalla Banca, consulenza specialistica e incontri territoriali su sostenibilità e requisiti Esg per favorire l’accesso al credito da parte delle aziende della filiera del Prosecco

Il Consorzio di tutela della DOC Prosecco e Crédit Agricole Italia hanno siglato un accordo finalizzato a promuovere l’adozione di pratiche di sostenibilità da parte delle aziende associate e dell’intera filiera produttiva. L’intesa è stata sottoscritta a Verona, nell’ambito di Vinitaly presso il Prosecco DOC Theatre (stand b4, pad.4), dal presidente del Consorzio Giancarlo Guidolin e dal responsabile Banca d’Impresa di Crédit Agricole Italia, Marco Perocchi, alla presenza del Direttore del Consorzio Luca Giavi.

L’iniziativa, rivolta ad una platea di circa 11.400 consorziati composta da viticoltori, vinificatori e imbottigliatori, prevede una linea di finanziamenti dedicata a valere sul plafond di 3 miliardi di euro stanziato dalla Banca a seguito del protocollo d’intesa firmato nel mese di febbraio con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste (MASAF).

Oltre alla finanza dedicata, Crédit Agricole Italia supporterà le aziende della filiera con una gamma di strumenti per facilitare la transizione verso pratiche agricole e produttive sostenibili quali la valutazione del livello Esg, servizi di consulenza specialistica, l’organizzazione di incontri di informazione e formazione sul territorio. Particolare attenzione sarà riservata al supporto dei giovani per una delle sfide più delicate per le imprese, il passaggio generazionale.

Marco Perocchi, responsabile Banca d’Impresa di Crédit Agricole Italia, ha dichiarato:

L’adozione di metodologie di analisi e di certificazione delle performance di sostenibilità e di rispetto dei requisiti ESG costituisce un’opportunità per le imprese in quanto l’evoluzione dei consumi e la crescente sensibilità sulle tematiche di sostenibilità, nonché l’evoluzione normativa comunitaria, impongono un attento presidio delle informazioni relative alla catena del valore.  Accompagnare gli operatori della filiera nella produzione di tali informazioni e più concretamente nella transizione sostenibile fa ormai parte del ruolo di advisor che oggi la Banca esercita in parallelo all’attività creditizia e finanziaria.”

Luca Giavi, Direttore del Consorzio di tutela della Doc Prosecco, ha commentato:

Riteniamo strategico per i nostri consorziati intraprendere un percorso finalizzato alla certificazione e all’applicazione delle logiche ESG, per meglio posizionare il sistema Prosecco sui mercati e sul percepito dei consumatori, oltre che favorire un più facile accesso alle leve finanziarie.”

Il Presidente del Consorzio Giancarlo Guidolin ha aggiunto:

“Negli ultimi anni Crédit Agricole Italia e il Consorzio hanno consolidato, con reciproca soddisfazione, un rapporto di collaborazione su varie iniziative rivolte alle imprese del comparto vitivinicolo. Questo ulteriore accordo rafforza la nostra partnership e consente di sviluppare ulteriormente l’attività di ricerca e innovazione finalizzata al percorso di sostenibilità che portiamo avanti con fiducia e impegno”.

A conferma del ruolo di riferimento per il settore, nel 2024 Crédit Agricole Italia ha registrato un incremento degli impieghi Agri-Agro del +3,3% a/a, a fronte di un mercato in contrazione. La quota di mercato nel comparto è aumentata di +11 punti base a/a e sfiora l’8%.

In occasione di Vinitaly, presso il Prosecco DOC Theatre (Stand B4, Pad.4), il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco e Veneto Agricoltura hanno presentato AmpeloPros, progetto avviato in un momento strategico per il settore vitivinicolo per quanto riguarda l’attenzione alla sostenibilità ambientale e l’offerta sul mercato.

Nicola Dell’Acqua, Direttore di Veneto Agricoltura, dichiara:

Gli impatti dei cambiamenti climatici sulle colture agricole sono sempre più evidenti e, nel caso del vino, stanno influendo sulle caratteristiche organolettiche e sensoriali delle uve e quindi dei vini, con il rischio di variare le caratteristiche distintive del prodotto. In questa progettualità sperimentale il contributo di Veneto Agricoltura è di collaborare con il Consorzio Prosecco DOC mettendo a disposizione un’esperienza pluriennale nell’ambito della sperimentazione vitivinicola ed enologica condotta sia su varietà resistenti alle malattie fungine (PIWI) che su vitigni autoctoni. Inoltre, nelle Aziende Pilota e Dimostrative dell’Agenzia si stanno realizzando vigneti sperimentali utili ad identificare le varietà di vite potenzialmente in grado di integrarsi con la base ampelografica prevista dal disciplinare della denominazione e che soddisfino le caratteristiche di freschezza e aromaticità che contraddistinguono il Prosecco DOC. Sono infine in corso i test di analisi sensoriale per la verifica della tipicità del vino Prosecco DOC: in occasione di Vinitaly 2025 è stata infatti organizzata proprio la degustazione di una prima selezione di vini.

 

A conclusione dell’intervento, oltre la Glera in purezza, la degustazione ha riguardato diversi blend tra Glera all’85% e varietà con elevata componente acidica come il Raboso Piave al 15%, e con varietà resistenti quali il Johanniter, sempre al 15%.

 

Il commento del Presidente del Consorzio Giancarlo Guidolin:

“Il cambiamento climatico impone al settore vitivinicolo scelte strategiche e soluzioni innovative per tutelare l’identità e la qualità dei propri prodotti. Questo progetto si inserisce in un percorso di ricerca e sperimentazione fondamentale per il futuro della DOC Prosecco. Grazie al contributo scientifico e tecnico di Veneto Agricoltura, il Consorzio rafforza il proprio impegno nella sostenibilità e nella salvaguardia del territorio, assicurando alla Denominazione un futuro all’altezza della sua tradizione e del mercato internazionale.”

 

In occasione di Vinitaly, domenica pomeriggio nel Prosecco DOC Theatre (Stand B4, Pad.4), il Consorzio della DOC Prosecco ha avuto il piacere di ospitare Sandro Sartor, Presidente di Wine in Moderation, di cui il Consorzio è National Coordinator già da un anno.

Fondata con l’obiettivo di promuovere uno stile di vita sano e consapevole, in particolare nel consumo moderato di vino, da sempre l’associazione sottolinea l’importanza della Dieta Mediterranea come modello nutrizionale riconosciuto a livello mondiale per i suoi benefici sulla salute e sulla longevità. In questo contesto, il vino ha storicamente occupato un posto di rilievo, rappresentando non solo un elemento di convivialità, ma anche un’espressione culturale di territori e tradizioni.

Numerosi studi scientifici evidenziano infatti che un consumo moderato di vino, inserito in uno stile di vita sano—basato sulla Dieta Mediterranea, un riposo di qualità e un’adeguata attività fisica a contrasto della sedentarietà—può contribuire a uno stato di benessere generale, grazie alla presenza di polifenoli e altre sostanze antiossidanti. Tuttavia, il concetto chiave resta la moderazione in ogni aspetto, come è stato ampiamente affermato nel recente Congresso “Lifestyle, Diet, Wine and Health” svoltosi a Roma dal 26 al 28 marzo, organizzato dal Wine Information Council, IRVAS e Wine in Moderation con il supporto di Prosecco DOC.

Dichiarazioni

“La Dieta Mediterranea – sostiene Sandro Sartor, Presidente di Wine in Moderation – è un patrimonio inestimabile. Il vino, consumato con moderazione e all’interno di un regime alimentare equilibrato, ne è parte integrante, in linea con la tradizione e i principi di benessere che essa promuove. Wine in Moderation ha l’obiettivo di diffondere la cultura del consumo responsabile, consapevoli del valore che il vino può avere se inserito con misura in un corretto stile di vita.”

A ribadire questo impegno, il Presidente del Consorzio di Tutela della DOC Prosecco, Giancarlo Guidolin: “Siamo orgogliosi di essere parte attiva di Wine in Moderation e di supportarne il messaggio di consumo consapevole. La nostra Denominazione ha da sempre a cuore la promozione di un approccio equilibrato al vino, in armonia con i principi della Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come bene immateriale dell’umanità. Crediamo che educare i consumatori alla moderazione sia essenziale per valorizzare la qualità del nostro prodotto e il benessere di chi lo sceglie. Vinitaly rappresenta un’occasione preziosa per diffondere questa cultura e rafforzare il legame tra tradizione, territorio e responsabilità.”