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Inspired by the Classic, moved by the Future: la sinossi

Tempo di lettura: 8 min.

L’ispirazione è l’istante in cui la bellezza si manifesta improvvisa e accende il nostro entusiasmo.

Essere ispirati significa proiettare il nostro respiro in alto, inspiratio onis; significa trascenderci e anelare verso il respiro divino, per coglierlo e portarlo sulla terra.

Nel suo progetto INSPIRED BY THE CLASSIC, MOVED BY THE FUTURE il Prosecco vuole comunicare che il classico è ciò da cui trae ispirazione, ma è il futuro ciò che ne guida l’azione.

Così, Villa Contarini, reggia del Veneto barocco, a Piazzola sul Brenta, diventa per il regista Carlo Guttadauro un labirinto scenografico ideale. Tra ambienti e dettagli preziosi e luci metafisiche, la fotografia di Anam Cara, seguita con dedizione dall’occhio attento di Thomas Guttadauro vuole esplorare il movimento estetico e graziato della danza di Virna Toppi, prima ballerina del Teatro alla Scala di Milano. I suoi gesti armonici, le movenze del suo corpo intraprendono una danza nella Sala degli Specchi. Il classico che ispira è già lì nel suo modo di offrirsi, sinuoso e sensuoso, con le sue curve e le sue pieghe e quell’energia che da Virna promana come una variazione armonica d’andatura, come un intreccio che si tiene insieme, piegato e ripiegato mentre si spiega restituendoci la bellezza nel suo statuto operativo come grazia in movimento, come armonica sospensione e levità.

Dietro di lei, in una porta incorniciata di stucchi, Davide Garzetti, il traceur, porta con sé un’altra storia, non classica, ma che del classico si nutre: immobile, osserva la danza. Il traceur traccia percorsi lineari, che dal corpo traggono slanci e tensioni muscolari per compiere giochi performativi.

Guarda il teaser “L’incontro”:

Nel campo che si dispiega tra la danza classica e il parkour, i confini svaniscono e si apre uno spazio inedito e misterioso per la relazione. L’ebbrezza del sogno diventa anticamera dell’ispirazione. L’accostamento tra danza e parkour è inedito e per questo ricco di sfumature e novità. Il viaggio tra la danzatrice e l’atleta tocca Venezia e le fondamenta della Giudecca.

Qui, come per magia, si compie una trasformazione estetica: la ballerina, che dapprima riluce di una luce diafana, si trasforma in un cigno nero.

Tale operazione registica è affidata al designer costumista Salvatore Vignola, che con maestria costruisce un manufatto scultoreo di rara bellezza: un tutù nero ricoperto di paillettes fa sì che la luce si rifranga sul corpo della danzatrice, accompagnandone il movimento. A Cinzia Trifiletti è affidato l’hair make up, dal carattere grintoso e di ispirazione gotica.

Su un ponte di ferro in Giudecca i due si incontrano in una sorta di conciliazione, di accordo segreto. I confini svaniscono, i luoghi che essi frequentano sono flashback, momenti della memoria, ora c’è il presente ed è nuovo: si può finalmente giocare col classico e col contemporaneo, rintracciando in essi la scintilla della modernità che è l’attualità, il luogo in cui passato futuro sono in tensione.

Guarda il teaser “L’ispirazione”:

I due possono finalmente concedersi il lusso di brindare in una terrazza affacciata sul Canalgrande e la location su cui vengono girate le scene del brindisi è il Sina Centurion
Palace. Le bollicine di Prosecco DOC conoscono il potere della lucida ebbrezza che ci fa sognare, donandoci momenti di pura leggerezza.

Prosecco DOC è questo slancio moderno che sa trovare nel passato le sue ragioni e nel futuro le sue sperimentazioni.

Del resto, senza sperimentazioni non sapremmo cosa sia la bellezza.

Prosecco DOC, ispirati dal classico, mossi dal futuro

 

Guarda il trailer ufficiale:

 

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