Un nuovo modello di innovazione e sostenibilità per il Prosecco DOC
Affinché i risultati dei progetti di ricerca sviluppati dal Consorzio e dai propri partner possano essere divulgati puntualmente con tutti gli operatori e con l’obiettivo di “ascoltare” le esigenze della filiera, nonché delle comunità e di tutti i portatori d’interessi, il Consorzio ha presentato il progetto L.I.St.En.In.G – L’approccio Informatico di Stakeholders Engagement per l’Innovazione e la Governance – iniziativa che manifesta una visione innovativa, orientata a un futuro che faccia proprie parole come condivisione e coesione.
Il progetto si propone di creare un modello organizzativo strategico e una piattaforma informatica interattiva, per coinvolgere attivamente tutti gli stakeholder della denominazione e costruire un ecosistema collaborativo.
Finanziato nell’ambito del Complemento Regionale per lo Sviluppo Rurale del Piano Strategico Nazionale della PAC 2023-2027, con un investimento complessivo di 149.960 euro, il progetto L.I.St.En.In.G vede il coinvolgimento di due partner: il Centro Interdipartimentale per la Ricerca in Viticoltura ed Enologia (CIRVE) dell’Università di Padova e PSR & Innovazione Veneto S.r.l. – Organismo di Consulenza riconosciuto dalla Regione Veneto e iscritto al Registro nazionale tenuto dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.
Azioni previste
- Coinvolgere diversi esperti per definire la progettazione dello stakeholders engagement.
- Creazione di punti di ascolto per raccogliere esigenze e feedback delle aziende e del territorio, favorendo il confronto tra produttori, ricercatori e istituzioni.
- Implementare attività consulenziali e dimostrative alle aziende viticole per fornire informazioni e protocolli innovativi generati utili a perfezionare la gestione sostenibile del vigneto, sia in aziende di pianura che di collina, dal punto di vista della difesa fitosanitaria, della disponibilità della risorsa idrica, nonché dal punto di vista della gestione dei nutrienti attraverso una appropriata gestione dell’inerbimento e delle concimazioni organiche.
Risultati attesi
- Migliorare la gestione e la consapevolezza del proprio impatto sociale, ambientale ed economico sul territorio.
- Comprendere e prioritizzare le esigenze degli Stakeholders.
- Promuovere ad un cambio culturale circa l’approccio alla sostenibilità.
Per maggiori informazioni contattare il Consorzio all’indirizzo ricerca@consorzioprosecco.it
IL CONSORZIO PROSECCO DOC E VENETO AGRICOLTURA INSIEME PER LA SALVAGUARDIA DEL PROSECCO DOC DAI CAMBIAMENTI CLIMATICI
Il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC e Veneto Agricoltura hanno lanciato un progetto sperimentale, denominato AMPELOPROS, volto a testare numerosi vitigni, sia già presenti nel panorama viticolo italiano che nuove varietà resistenti alle principali patologie della vite, in due areali nel territorio della denominazione.
Dopo la sperimentazione – in presenza di risultati che riescano ad assicurare, da un lato, l’identità e le peculiarità della Denominazione e, dall’altro, un vantaggio in termini di sostenibilità per il territorio – la Filiera produttiva, considerando i principi che stanno alla base del riconoscimento di una denominazione di origine, potrà valutare l’opportunità o meno di ampliare la base ampelografica del disciplinare di produzione.
Nicola Dell’Acqua, Direttore di Veneto Agricoltura
“La nostra Agenzia si inserisce nel progetto Ampelopros mettendo a disposizione un’esperienza pluriennale nell’ambito della sperimentazione vitivinicola ed enologica condotta su varietà resistenti alle malattie fungine (PIWI) e vitigni autoctoni. In particolare, nelle aziende pilota di Veneto Agricoltura saranno messi a dimora vigneti sperimentali. Successivamente, con micro vinificazioni e micro spumantizzazioni, in blend, si intende identificare varietà di vite potenzialmente in grado di integrarsi con la base ampelografica prevista dal disciplinare della denominazione Prosecco DOC. Veneto Agricoltura avrà anche il ruolo di formazione di uno specifico gruppo di analisi sensoriale specializzato per la verifica della tipicità del Prosecco.”
Giancarlo Guidolin, Presidente del Consorzio di Tutela del Prosecco DOC
“Questo accordo con Veneto Agricoltura rappresenta un passo fondamentale per la valorizzazione e la tutela della denominazione Prosecco DOC in un contesto di cambiamenti climatici. La nostra missione è supportare il settore viticolo-enologico del Prosecco con progetti che possano garantire competitività e sostenibilità. Un contesto internazionale come Wine Paris rappresenta l’occasione adatta per riaffermare l’impegno del Consorzio e di tutta la sua Filiera nel creare sinergie tra scienza e imprese a beneficio del territorio e delle comunità”.
Con la fiera di Parigi, grazie al confronto con gli operatori, è stato possibile rilevare le prime impressioni per questa nuova campagna commerciale, sia per il mercato internazionale che per quello francese, che, dal 2018, sta crescendo ogni anno a doppia cifra. Infatti, conclude il Presidente: “Gli imbottigliamenti di gennaio sono partiti con il segno positivo e da quello che abbiamo potuto osservare, la Francia apprezza molto il nostro prodotto, in particolare per il suo profilo organolettico-sensoriale contraddistinto da freschezza e versatilità”.
Il progetto sarà realizzato grazie al contributo pubblico ottenuto tramite finanziamento PR Veneto FESR 2021-2027 rilasciato dalla Regione tramite il DGR 729/2024 relativa all’Azione 1.1.1 – Sub A “Rafforzare la ricerca e l’innovazione tra imprese e organismi di ricerca” e previsto per le Reti Innovative Regionali (RIAV) all’interno del progetto IN.TE.G.R.A.
Gli effetti del cambiamento climatico sono sempre più evidenti di anno in anno, dalla siccità del 2022, alle grandinate del 2023, all’alternanza di piovosità e temperature elevate nel 2024. Come potrebbe evolvere il clima nei prossimi anni? Quali contromisure si potranno adottare?
SISOVI, acronimo di Soluzioni Innovative per Strategie e Modelli di Business Sostenibili nel Settore Vitivinicolo, vuole rispondere a tali quesiti. Infatti, grazie allo sviluppo di un modello predittivo dell’evoluzione del clima (piovosità e temperature), mira ad individuare, in anticipo, le aree che potrebbero presentare un maggiore grado di rischio e, al tempo stesso, le pratiche agronomiche per far fronte a questi effetti negativi, avendo l’obiettivo di salvaguardare le produzioni di Prosecco dal punto di vista qualitativo.
Immagine del progetto Zo.So.Re.
Il progetto, ideato e coordinato dal CREA (Centro di Ricerca Viticoltura Enologia) e dal Consorzio Prosecco DOC, finanziato tramite il bando a Cascata iNest (Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem, finanziato da NextGeneration EU) con un contributo pari a euro 80.951€, si svilupperà nel 2025.
Azioni previste:
- analisi storica del clima nel territorio della Denominazione
- analisi delle caratteristiche organolettiche delle uve
- confronto e valutazione delle pratiche agronomiche in relazione ai diversi dati del clima
Risultati attesi:
- delineare le aree a maggior grado di rischio dell’evoluzione climatica
- condividere con la filiera produttiva delle indicazioni di gestione del vigneto ad hoc in relazione alla propria area
Per ulteriori informazioni scrivere a ricerca@consorzioprosecco.it
Progetto finanziato da NextGeneration EU
Promuovere le buone pratiche che consentono la salvaguardia degli ecosistemi attraverso la riduzione delle emissioni di CO2 rientra tra gli obiettivi del Consorzio di tutela della DOC Prosecco. Infatti, in presenza di eventi calamitosi estremi dovuti al cambiamento climatico, il nostro Sistema produttivo intende individuare le misure che potrebbero contribuire alla mitigazione di questi effetti sfavorevoli.
MORE, acronimo di Micro Organismi per il Risparmio Energetico in enologia, punta a monitorare i consumi energetici dalla fase di spumantizzazione a quella di conservazione e, al tempo stesso, comprendere quali azioni potranno essere adottate per salvaguardare la qualità del prodotto, riducendo i consumi energetici, in primis nella gestione della temperatura.
Il progetto ideato e coordinato dal CREA (Centro di Ricerca Viticoltura Enologia) e dal Consorzio Prosecco DOC, finanziato tramite il bando a Cascata iNest (Interconnected Nord-Est Innovation Ecosystem) con un contributo pari a euro 355.000 €, che si svilupperà nel 2025, coinvolgendo partner scientifici come l’Università degli Studi di Milano (UniMi) e sette cantine del territorio, in particolare Vinicola CIDE, Masottina, Cantina di Conegliano, Vittorio Veneto e Casarsa, Casa vinicola Bosco Malera, Azienda Vitivinicola Ornella Bellia, Perlage winery, Pitars winery.
Azioni previste
- Monitoraggio dell’attività fermentativa;
- Controllo del sistema di raffreddamento e misurazione del consumo energetico durante la seconda fermentazione;
- Analisi aromatica e sensoriale dei prodotti;
Risultati attesi
Risparmio energetico durante la presa di spuma ottenendo prodotti con le medesime caratteristiche, attraverso un protocollo innovativo e sostenibile sperimentato e validato nel corso del progetto. Le buone pratiche individuate saranno poi raccolte in un manuale e divulgate ai produttori
Progetto finanziato da NextGeneration EU
Ieri, giovedì 7 novembre, alle ore 20.30 si è svolto presso l’auditorium “Toniolo” di Conegliano il convegno dal titolo: “Viticoltura e sostenibilità: a che punto siamo?”. L’evento, promosso dall’Ufficio per la pastorale sociale della Diocesi di Vittorio Veneto, ha rappresentato il punto di arrivo e di rilancio del percorso avviato nel 2019, che si è sviluppato su due trienni e che ha visto insieme come protagonisti i Consorzi vitivinicoli del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG e del Prosecco DOC, unitamente ai rappresentanti di diversi movimenti e gruppi ambientalisti, fra i quali Fare Rete e Salute&Ambiente.
INTRODUZIONE
L’obiettivo di questo percorso, come ha sottolineato nell’intervento di apertura don Andrea Forest – delegato vescovile per la Pastorale sociale e coordinatore del Tavolo – è stato quello di un lavoro congiunto fra le diverse parti, ispirato dall’enciclica di papa Francesco Laudato Si’, nel tentativo di far percepire attraverso lo strumento del dialogo la complessità del tema “sostenibilità”, nell’ottica di una interconnessione globale fra creato e azioni umane.
L’intervento di don Forest si è quindi soffermato sulle due lettere che il Vescovo di Vittorio Veneto, mons. Corrado Pizziolo, ha indirizzato alla Diocesi nel settembre 2021 e nell’ottobre 2023, valorizzando di volta in volta le acquisizioni e le riflessioni maturate all’interno del Tavolo. In particolare, ha ricordato il titolo della seconda lettera – “Grandi mete e piccoli passi” – che ha rappresentato lo slogan sintetico della progettualità messa in atto. Lo stesso mons. Pizziolo, nel saluto che ha portato all’inizio della serata, ha sottolineato la necessità di continuare il percorso di dialogo anche quando ciò risulti difficile, puntando agli elementi positivi che possono incoraggiare il cammino.
INTERVENTI
Il prof. Giovanni Cargnello, ideatore con don Forest del percorso del Tavolo diocesano, è quindi intervenuto richiamando il paradigma di fondo a cui si è ispirato il lavoro dei due trienni, nella descrizione e nella composizione armonica fra i diversi fattori che definiscono la sostenibilità.
Don Alessio Magoga, direttore del settimanale diocesano L’Azione e moderatore della serata, ha quindi dato la parola al dott. Mauro Pigozzo, giornalista de Il Corriere del Veneto, che ha offerto uno sguardo globale sul cambiamento climatico e le altre sfide attuali che collocano il tema della sostenibilità ambientale in un panorama più vasto per arrivare poi alle possibili conseguenze anche nel nostro Veneto.
Nel confronto si sono poi succeduti il prof. Paolo Sambo, prorettore dell’Università di Padova, e la dott.ssa Cristina Micheloni, presidente dell’Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica del Friuli-Venezia Giulia, che hanno completato la visione offerta da Pigozzo, riportando il tema in ambito agricolo. Nell’appassionato dibattito, i due relatori si sono confrontati, da due punti di vista diversi e complementari, innanzi tutto sul concetto di “sostenibilità”, che per Sambo deve sempre tenere insieme le tre dimensioni dell’attenzione all’ambiente, all’economia e all’aspetto etico sociale, mentre per Micheloni deve essere un concetto “complesso, dinamico e ampio”. Successivamente, i due relatori hanno messo in luce gli sforzi che la coltivazione convenzionale, da un lato, e quella biologica, dall’altro, stanno cercando di attuare per dare concretezza alla sostenibilità nell’ambito della viticoltura e per dare risposta alle sfide poste dal cambiamento climatico.
Nell’ultima parte della serata la parola è stata data ai due rappresentanti dei Consorzi di tutela: il dott. Andrea Battistella, vice direttore del Consorzio Prosecco DOC, e il dott. Diego Tomasi, direttore del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG. Loro intento è stato quello di comunicare, dati alla mano, l’impegno dei due Consorzi nell’attuazione di miglioramenti e di buone pratiche riguardanti il minore impatto ambientale della viticoltura, con uno sguardo attento anche alla dimensione della sostenibilità sociale ed economica.
Giancarlo Guidolin, Presidente del Consorzio di Tutela della DOC Prosecco
“Siamo lieti di aver visto una nutrita partecipazione da parte delle comunità del territorio all’evento di ieri sera. Riteniamo positivo il percorso realizzato con il Tavolo di Dialogo. Infatti, il confronto franco, senza prevaricazioni o prese di posizioni pregiudiziali ha consentito di definire un approccio alla sostenibilità fatto di “piccoli passi per grandi mete”. Per tale motivo è quanto mai opportuno, se non indispensabile, dar seguito a queste iniziative affinché, includendo tutti gli stakeholders interessati, si possa assicurare uno sviluppo sostenibile alle nostre Denominazioni”.
Franco Adami, Presidente del Consorzio del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG.
“Troppo spesso assistiamo a un abuso del termine sostenibilità, utilizzato come slogan e svuotato dal suo reale significato. Questo convegno è stata un’occasione in cui, insieme al Consorzio Prosecco DOC, ci siamo fermati a fare il punto della situazione: su quanto è stato raggiunto e sui prossimi obiettivi. Abbiamo voluto sottolineare quanto la sostenibilità sia un valore che ci guida e ci aiuta a fotografare costantemente lo stato di salute del nostro territorio, per poi procedere con nuove azioni e comunicare alla comunità il costante impegno di tutti i viticoltori volto a costruire un ambiente sano, in cui siano tutelati sia ambiente della denominazione sia la qualità della vita dei cittadini. Vogliamo continuare a raccogliere idee e suggerimenti, confrontarci su ciò che serve per affrontare insieme le sfide che ci attendono”.
CONCLUSIONI
Al termine della serata la parola è tornata a don Andrea Forest, che ha fatto sintesi delle sollecitazioni emerse, auspicando che il confronto avvenuto nei sei anni del Tavolo diocesano possa ora continuare in altre modalità tanto con i Consorzi quanto con i gruppi ambientalisti, ma anche con le istituzioni (Sindaci in primis) e con le Associazioni di categoria. In particolare, don Forest si è soffermato sulle “4 C” della sostenibilità: connettere, conoscere, concretizzare, contemplare.
Monitoraggio satellitare degli impatti degli eventi estremi sul vigneto
Il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco è particolarmente soddisfatto dell’approvazione del progetto SGUARDO – Monitoraggio satellitare degli impatti degli eventi estremi sul vigneto da parte della Regione.
Il progetto vede la partecipazione di tre enti istituzionali – Regione del Veneto, attraverso la Direzione Agroalimentare; Università degli Studi di Padova, tramite il Dipartimento di Agronomia, Animali, Alimenti, Risorse naturali e Ambiente (DAFNAE) e Agenzia Veneta per i pagamenti (AVEPA) – la cui sinergia ha l’obiettivo di fornire un supporto concreto e innovativo al settore vitivinicolo, con il coinvolgimento di altri attori come Abaco e il Consorzio di Difesa Treviso-Belluno.
Il Consorzio Prosecco DOC è stato il promotore di questa iniziativa, non solo per monitorare e analizzare l’evoluzione degli eventi climatici estremi come siccità prolungate e grandinate estese, ma anche per poter intervenire puntualmente e tempestivamente sulla gestione dell’offerta.
Infatti, grazie all’implementazione di sistemi satellitari capaci di rilevare diversi gradienti di rifrazione della clorofilla e di radar meteorologici, lo strumento potrà identificare e delimitare le aree colpite da eventi calamitosi, nonché i relativi impatti negativi su quantità e qualità delle uve. Tale tecnologia, quindi, potrà supportare le attività di controllo, intensificandole nelle aree colpite, evitando sprechi di risorse, anche in termini di emissioni di CO2, a beneficio dell’ambiente.
Dunque, l’integrazione di dati satellitari contribuirà ad una profonda trasformazione dell’agricoltura, perseguendo gli obiettivi di sostenibilità fissati dal Consorzio, supportando l’intera filiera e garantendo un prodotto di qualità al consumatore.
Il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco ha recentemente assunto un ruolo di rilievo all’interno di Wine in Moderation, diventando National Coordinator.
Wine in Moderation è un’associazione internazionale che mira a diffondere la cultura del “bere responsabile”, educando il pubblico attraverso una serie di iniziative come eventi informativi e training per le aziende. Ne sono esempio l’istituzione del Wine in Moderation Day, che sarà celebrato ogni 8 novembre, e il prossimo Congresso su “Lifestyle, Diet, Wine & Health” che si terrà a Roma dal 26 al 28 marzo 2025. Le attività svolte nel 2023 dai vari enti sono state raccolte nel report redatto da Wine in Moderation.
Come far parte di Wine in Moderation
Wine in Moderation è composto da molti soci ma offre diverse modalità di partecipazione, permettendo a chiunque di contribuire al progetto in base alle proprie possibilità e risorse. Come?
- Supporters: singoli individui o organizzazioni che sostengono l’iniziativa attraverso azioni di sensibilizzazione e promozione.
- Partners: aziende e organizzazioni che collaborano attivamente con Wine in Moderation, contribuendo con risorse e competenze specifiche.
- Ambassadors: persone o entità che rappresentano e promuovono attivamente i valori di Wine in Moderation nel loro ambito di influenza.
- National Coordinators: organizzazioni che coordinano le attività di Wine in Moderation a livello nazionale, adattando le iniziative alle specificità culturali e normative del proprio Paese.
Il Consorzio invita quindi tutti ad essere parte attiva di questo movimento: diventare supporter è semplicissimo, basta registrarsi tramite questo link. L’abuso di alcol è una piaga sociale che va contrastata e, insieme, è possibile incentivare un cambiamento positivo, rendendo consapevoli i consumatori che “il buon vino è quello che puoi ricordare”.
Il ruolo della CSR nello Sviluppo Sostenibile
Lo sviluppo sostenibile e la responsabilità sociale d’impresa (CSR) sono intrinsecamente collegati. Il primo si concentra sul raggiungimento dell’equilibrio tra i tre aspetti fondamentali della vita di tutti: economia, società e ambiente; la seconda fornisce alle aziende il quadro pratico per tradurre questi principi in azioni concrete.
La CSR ha guadagnato terreno negli ultimi decenni, con una spinta significativa proveniente dal mercato finanziario, dall’opinione pubblica e dai legislatori, poiché è riconosciuta come concreto contributo delle aziende allo sviluppo sostenibile secondo i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
L’Agenda è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba i 17 Sustainable Development Goals, SDGs che dovranno, sperabilmente, essere raggiunti entro il 2030.
Misurare l’impatto economico della CSR è una sfida, ma diversi studi dimostrano che può influenzare positivamente le performance operative e, in parallelo, la motivazione delle persone, ridurre i costi e facilitare il raggiungimento degli obiettivi aziendali.
La CSR emerge quindi come una delle principali forze capaci di guidare l’economia verso una nuova fase, dove la massimizzazione dei profitti si combina con la consapevolezza che “il valore di un risultato risiede nel processo scelto per raggiungerlo” (Einstein).
Il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco ha programmato e avviato un articolato percorso di implementazione della CSR coinvolgendo non solo i produttori, ma tutti gli stakeholders, per identificare e comprendere i risvolti pratici e gli impatti concreti sulla gestione delle produzioni all’interno della Denominazione.
La CSR è un itinerario di miglioramento continuo che permea profondamente la strategia aziendale. La sua adozione varia notevolmente a livello mondiale: nei Paesi anglofoni la CSR è sentita particolarmente sotto il profilo sociale, a causa di una maggiore deregolamentazione del lavoro; in Europa si tende a delegare questa pratica ai governi e ad attenersi alle loro normative, concentrate maggiormente sull’ambiente. Nei Paesi BRICS, l’importanza della CSR sta crescendo parallelamente allo sviluppo economico, con un forte accento sulla trasparenza del business.
Dunque, la CSR funge da ponte tra teoria e concretezza, implementando le azioni di interconnessione tra benessere economico, sociale ed ambientale, ovvero tra tutti i pilastri della sostenibilità.
Incontro sull’Agricoltura Rigenerativa a Vallevecchia
Giovedì 16 maggio a Vallevecchia (Caorle) si è tenuto un evento di grande rilevanza dedicato all’agricoltura rigenerativa. Organizzato da Veneto Agricoltura, l’incontro ha riunito agricoltori, tecnici e rappresentanti di diversi enti di ricerca per discutere pratiche innovative e sostenibili nell’ambito della gestione delle colture e della difesa integrata, approcci che l’agenzia della Regione promuove ormai da diversi anni.
L’agricoltura convenzionale ha sicuramente dimostrato la sua efficienza su larga scala, ma guardando al futuro in ottica di miglioramento, la continua ricerca ha consentito di testare, prima, e mettere a disposizione dei produttori, dopo, pratiche agronomiche che riducono l’impatto ambientale, salvaguardando la biodiversità, il suolo, l’aria e l’acqua, garantendo nello stesso tempo il reddito degli agricoltori.
LENs
La giornata dimostrativa ha offerto un’opportunità di conoscenza e scambio tra le aziende e i rappresentanti del programma LENs (Landscape Enterprise Networks), un’iniziativa sostenuta da Nestlé Purina e dal Consorzio di Tutela della DOC Prosecco, con la collaborazione tecnica di Veneto Agricoltura.
LENs è un network che permette alle aziende che hanno un interesse comune nella protezione ambientale e nella valorizzazione del territorio di collaborare tra loro per raggiungere obiettivi condivisi. Questo progetto è fondamentale per promuovere la sostenibilità nel territorio della Denominazione, attraverso l’implementazione di tecnologie avanzate e modelli di gestione innovativi. L’obiettivo è monitorare e migliorare l’operato delle aziende coinvolte, lavorando a stretto contatto con enti di consulenza e centri di ricerca per garantire pratiche efficaci e benefiche per l’ambiente, la società e l’economia locale.
Tra le iniziative del progetto ci sono il sostegno all’agricoltura rigenerativa e l’adozione di tecniche che riducono l’impatto ambientale, come la viticoltura di precisione, la biodiversità, il calcolo dell’impronta carbonica e idrica con l’obiettivo di ridurre gli sprechi. La partecipazione del Consorzio a LENs è stata una scelta strategica per incrementare ulteriormente la velocità per raggiungere gli obiettivi ambientali ed etico-sociali delle aziende che ne fanno parte e si è rivelata un ottimo strumento complementare a quelli offerti dalle Regioni e dal Ministero, fornendo un contributo essenziale alla durabilità della Denominazione.
L’incontro a Vallevecchia ha offerto una visione promettente per il futuro dell’agricoltura, non solo per la Regione Veneto ma anche per altri enti e organismi interessati, rappresentando un modello replicabile a livello globale.