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Pasquale e Gaetano Torrente: l’anima di Cetara in un piatto, la freschezza del Prosecco in un sorso

Tempo di lettura: 5 min.

La collaborazione tra la Guida Vinibuoni d’Italia e il Consorzio Prosecco DOC ci porta a scoprire chef e piatti che raccontano il meglio del nostro patrimonio gastronomico. E quando si parla di tradizione marinara e identità mediterranea, Cetara diventa tappa obbligata.

Qui opera la famiglia Torrente, con Pasquale e suo figlio Gaetano a custodire e rinnovare l’eredità del ristorante “Ai Convento”, oggi trasformato in “Casa Torrente”. La loro cucina celebra il mare della Costiera Amalfitana, con un’attenzione assoluta alla materia prima e alle preparazioni che affondano le radici nel tempo.

La ricetta: Spaghetti con colatura di alici di Cetara tradizionale
Al Convento – CETARA (SA)

400 g di spaghetti – 1 spicchio d’aglio – olio evo – prezzemolo – Colatura di alici di Cetara tradizionale
Un piatto che è quasi un manifesto. Pochi ingredienti — spaghetti, olio extravergine, aglio, colatura di alici — per un’esplosione di sapore. La colatura, prodotto iconico del borgo, viene dosata con maestria per non sopraffare ma esaltare la dolcezza della pasta e l’aromaticità dell’olio.

È una preparazione che vive di equilibrio e misura, dove la sapidità marina incontra la delicatezza della tradizione. Una cucina apparentemente semplice che, in realtà, richiede grande conoscenza e rispetto per gli ingredienti.

Passaggi:
Mettere in una padella o in un’insalatiera l’aglio, l’olio e un cucchiaino della pregiata Colatura di alici di Cetara tradizionale per persona, aggiungere un mestolo dell’acqua di cottura della pasta che avete messo sul fuoco rigorosamente non salata. Roteare il condimento in senso orario fino a quando i vari ingredienti non si amalgamano. Cuocere la pasta nell’acqua senza sale, scolarla al dente e saltarla fuori dal fuoco, assaggiare ed eventualmente aggiungere ulteriori gocce della Colatura di alici di Cetara tradizionale per trovare la giusta sapidità secondo il proprio gusto e palato.

L’abbinamento: Prosecco DOC Brut

Per sostenere l’intensità sapida della colatura e la tendenza dolce della pasta, Alessandro Scorsone suggerisce un Prosecco DOC Brut. La sua freschezza e la bollicina fine sono perfette per ripulire il palato e rilanciare la piacevolezza al sorso successivo.

Un vino capace di valorizzare il mare nel piatto senza sovrastarlo, restando al servizio del gusto. Così il Prosecco diventa alleato prezioso della cucina di territorio più autentica.

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