Segni particolari: geniale




Il vero Prosecco DOC: unico per origine, carattere e stile
LE CARATTERISTICHE
Un’eccellenza mondiale grazie a tutti voi
Il disciplinare di produzione della Denominazione d’Origine prescrive le condizioni produttive e le caratteristiche organolettiche che il Prosecco DOC deve avere.
La zona di produzione delle uve, di vinificazione e di imbottigliamento è ben delimitata, così come la base ampelografica, ovvero i vitigni che possono essere impiegati.
Il disciplinare, inoltre, descrive le varie tipologie e le caratteristiche al consumo del prodotto, in particolare alla vista, all’olfatto e al gusto.
Perché? Per tutelare il consumatore sulla qualità e sull’origine del prodotto.
Ogni bottiglia di Prosecco DOC è frutto della nostra terra, della sua storia e dell’esperienza di chi la lavora: uomini e donne che fanno della ricerca dell’eccellenza un obiettivo quotidiano.
Noi vogliamo valorizzare, promuovere e tutelare questa eccellenza, affinché il successo del Prosecco sia durevole nel tempo.

Ricette e cocktail
Vivi le infinite sfumature del gusto
Crema fritta
Dessert
Difficoltà: Media
Tempo di preparazione: 60 minuti
Abbinamento: Prosecco DOC Rosé Brut
Ravioli di ortica e ricotta
Primo piatto
Difficoltà: Media
Tempo di preparazione: 60 minuti
Abbinamento: Prosecco DOC Rosé Brut
Non pianificati
Non pianificati
NOTIZIE, EVENTI, STORIE
Scopri il mondo Prosecco DOC
Storie di prosecco
11 Settembre 2025
Prosecco DOC a Cortina
Cortina d’Ampezzo, nel cuore della provincia di Belluno, è parte integrante della Denominazione Prosecco e da sempre il Consorzio promuove con orgoglio le iniziative che si svolgono nella Perla delle Dolomiti, come i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026 di cui Prosecco DOC è Official Sparkling Wine. A conclusione dell’ultima estate prima […]
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10 Settembre 2025
A Sparkling Affair: Prosecco DOC a Città del Messico
Il 25 settembre 2025 il Consorzio Prosecco DOC andrà a Città del Messico con un evento esclusivo organizzato in collaborazione con Gambero Rosso: “Prosecco DOC: A Sparkling Affair”. Una giornata interamente dedicata alle bollicine veneto-friulane, pensata per promuovere la Denominazione e favorire nuove opportunità di business per le aziende consorziate. L’iniziativa si inserisce in un […]
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Storie di prosecco
8 Settembre 2025
Prosecco DOC all’attesissimo evento veneziano di Rolling Stone
Come da tradizione, a fine agosto le bollicine del Prosecco DOC approdano al Lido per accompagnare alcuni tra i momenti più significativi organizzati in occasione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Rolling Stone celebra il cinema al Lido di Venezia Il 28 agosto Prosecco DOC ha preso parte all’attesissimo evento organizzato dalla redazione […]
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Tutte le risposte alle vostre domande
FAQ
Il Prosecco si serve in un calice a tulipano piuttosto ampio.
Il Prosecco va servito freddo a circa 6-8 gradi.
Il Prosecco è un vino da bere giovane. È preferibile consumarlo entro l’anno successivo a quello di vendemmia.
Le bollicine, o perlage, avvengono durante la spumantizzazione, ovvero la seconda fermentazione, che trasforma i lieviti aggiunti in anidride carbonica.
Il metodo Martinotti, anche detto metodo italiano o moderno, nasce dallo studio del Dott. Federico Martinotti che nel 1890 studiò una rifermentazione non in bottiglia, bensì all’interno di grandi recipienti. Fu successivamente il francese Eugène Charmat a costruire e brevettare tale tecnologia, ovvero l’autoclave. Questo metodo permette di esaltare le caratteristiche delle uve, in particolare i sentori primari floreali e fruttati.
La prima fermentazione è il processo, attivato con dei lieviti selezionati, tramite il quale il mosto diventa base.
La pressatura è l’operazione con la quale dagli acini si ottiene il mosto fiore.
La resa per ettaro sono i quintali di uva che si possono produrre per unità di superficie. Nel caso del Prosecco la resa massima è di 180 quintali per ettaro (q/ha).
La vendemmia può essere manuale o meccanica.
Il Glera è il vitigno base del Prosecco. Possono essere utilizzate anche uve di Verdiso, Bianchetta Trevigiana, Perera, Glera lunga, Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Pinot nero, fino a un massimo complessivo del 15 %.
Dal Mar Adriatico (2 m slm) fino ai piedi delle Dolomiti (568 m slm), vi è una vasta varietà di suoli e sottosuoli. Prevalentemente calcarei, talvolta uniti ad aree sabbiose o sassose, i terroirs del Prosecco sono principalmente in pianura, ma possono estendersi fino alle dolci colline (Colli Euganei a Padova, Colli Berici a Vicenza, colline in provincia di Treviso e a confine tra Veneto e FVG).
Province di Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno, Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine.
Sul collarino di ogni bottiglia è apposto un contrassegno di stato per garantire qualità ed autenticità. Garantisce il rispetto assoluto del disciplinare di produzione, qualità certificata anche con l’adozione dell’apposizione del Contrassegno di Stato (fascetta).
Le bollicine nascono prima con la seconda fermentazione in bottiglia (fine Ottocento) e poi in autoclave (inizi Novecento).
Le prime fonti sulla produzione di vino nel territorio di Prosecco risalgono al I secolo a.C., mentre ricorrono al 1382 le prime citazioni di un vino chiamato “Prosecco”, prodotto nella località di Prosecco, in provincia di Trieste. Nel 1754 Il poeta Aureliano Acanti elogiò il Prosecco con versi incantevoli nel “Il Roccolo Ditirambo”.