Il percorso curato dal Consorzio Prosecco DOC in collaborazione con la Guida Vinibuoni d’Italia si conclude in Liguria, tra i profumi della costa e l’essenzialità della grande cucina d’autore. Protagonista è Enrico Marmo, classe 1987, chef stellato ai Balzi Rossi di Ventimiglia.

La sua è una cucina diretta, pura, costruita su pochi ingredienti scelti con rigore e valorizzati con sensibilità estrema. Cresciuto tra le ricette delle nonne e forgiato nelle cucine di Cracco e Palluda, Marmo oggi firma una cucina profondamente identitaria, che parla di mare e terra ligure.

La ricetta: Gamberi rossi di Sanremo, piselli e caviale
Balzi Rossi – VENTIMIGLIA (IM)

16 gamberi viola di Sanremo – 50 g di piselli sgranati – 200 g di bucce di piselli 30 g di scalogno – 50 g di burro – 30 g di vino bianco – 50 g di panna – 30 g di caviale Beluga Amur – 30 g di olio al cipollotto – sale, foglie e fiori di nasturzio

Un piatto che incanta per eleganza e pulizia. I gamberi rossi di Sanremo, appena scottati, sono accompagnati da piselli freschi conditi con olio al cipollotto e una beurre blanc realizzata con le bucce dei piselli. In chiusura, il caviale Beluga aggiunge un tocco sapido e nobile.

Il piatto gioca su dolcezza, sapidità, grassezza e note vegetali. La delicatezza del gambero è esaltata da contrasti misurati, mentre la crema di piselli e il caviale creano una trama gustativa intensa ma equilibrata.

Passaggi:
Per preparare la salsa beurre blanc ai piselli fare stufare scalogno e burro. Sfumare con vino bianco. Una volta evaporato il vino, aggiungere le bucce di piselli e la panna. Lasciare cuocere 5 minuti. Frullare, filtrare e tenere al caldo. Condire i piselli con olio al cipollotto. Regolare di sale. Pulire i gamberi dalle teste. Eviscerare e condire con sale e olio al cipollotto. Posizionare alla base del piatto i piselli conditi e i gamberi. Schiumeggiare con minipimer la beurre blanc di piselli e aggiungerne due cucchiai sul piatto. Terminare con caviale Beluga e, a piacere, foglie e fiori di nasturzio.

L’abbinamento: Prosecco DOC Rosé Brut

A interpretare questo piatto raffinato è un Prosecco DOC Rosé. La bollicina fine, la leggera struttura e la delicata componente fruttata si sposano perfettamente con la dolcezza del gambero e l’untuosità della beurre blanc. Il caviale, con la sua sapidità lunga e persistente, trova nel Prosecco Rosé Brut un alleato capace di rilanciarne l’eleganza senza eccessi.

Un abbinamento di classe, che chiude in bellezza un viaggio nel gusto e nell’eccellenza della cucina italiana contemporanea.

La collaborazione tra la Guida Vinibuoni d’Italia e il Consorzio Prosecco DOC ci porta a scoprire chef e piatti che raccontano il meglio del nostro patrimonio gastronomico. E quando si parla di tradizione marinara e identità mediterranea, Cetara diventa tappa obbligata.

Qui opera la famiglia Torrente, con Pasquale e suo figlio Gaetano a custodire e rinnovare l’eredità del ristorante “Ai Convento”, oggi trasformato in “Casa Torrente”. La loro cucina celebra il mare della Costiera Amalfitana, con un’attenzione assoluta alla materia prima e alle preparazioni che affondano le radici nel tempo.

La ricetta: Spaghetti con colatura di alici di Cetara tradizionale
Al Convento – CETARA (SA)

400 g di spaghetti – 1 spicchio d’aglio – olio evo – prezzemolo – Colatura di alici di Cetara tradizionale
Un piatto che è quasi un manifesto. Pochi ingredienti — spaghetti, olio extravergine, aglio, colatura di alici — per un’esplosione di sapore. La colatura, prodotto iconico del borgo, viene dosata con maestria per non sopraffare ma esaltare la dolcezza della pasta e l’aromaticità dell’olio.

È una preparazione che vive di equilibrio e misura, dove la sapidità marina incontra la delicatezza della tradizione. Una cucina apparentemente semplice che, in realtà, richiede grande conoscenza e rispetto per gli ingredienti.

Passaggi:
Mettere in una padella o in un’insalatiera l’aglio, l’olio e un cucchiaino della pregiata Colatura di alici di Cetara tradizionale per persona, aggiungere un mestolo dell’acqua di cottura della pasta che avete messo sul fuoco rigorosamente non salata. Roteare il condimento in senso orario fino a quando i vari ingredienti non si amalgamano. Cuocere la pasta nell’acqua senza sale, scolarla al dente e saltarla fuori dal fuoco, assaggiare ed eventualmente aggiungere ulteriori gocce della Colatura di alici di Cetara tradizionale per trovare la giusta sapidità secondo il proprio gusto e palato.

L’abbinamento: Prosecco DOC Brut

Per sostenere l’intensità sapida della colatura e la tendenza dolce della pasta, Alessandro Scorsone suggerisce un Prosecco DOC Brut. La sua freschezza e la bollicina fine sono perfette per ripulire il palato e rilanciare la piacevolezza al sorso successivo.

Un vino capace di valorizzare il mare nel piatto senza sovrastarlo, restando al servizio del gusto. Così il Prosecco diventa alleato prezioso della cucina di territorio più autentica.

All’interno del progetto congiunto tra il Consorzio Prosecco DOC e la Guida Vinibuoni d’Italia, ogni chef coinvolto porta con sé una storia, un territorio e un’interpretazione autentica della cucina italiana. Il dialogo tra piatto e calice si fa racconto: quello di un’identità culinaria che evolve restando fedele alle sue radici.

In Piemonte, terra di eccellenze e di eleganza, troviamo Ugo Alciati. Erede di una grande tradizione familiare — quella di Guido e Lidia Alciati — Ugo ha fatto della precisione e del rispetto per gli ingredienti il cuore della sua filosofia. La sua cucina parla la lingua delle Langhe e del Monferrato, ma sa essere contemporanea e rigorosa allo stesso tempo.

La ricetta: Tagliatelle ai 40 tuorli al tartufo bianco d’Alba
Guido Ristorante – SERRALUNGA D’ALBA (CN)

Per la pasta: 500 g di farina 00 – 350 g di tuorli d’uovo

Per la salamoia: 1 l di acqua – 50-60 g di sale – 25 g di Tartufo bianco ogni 300 g di acqua.

Simbolo di opulenza e raffinatezza, questo piatto gioca su due elementi centrali: la ricchezza della pasta all’uovo, fatta con ben 40 tuorli, e l’aromaticità straordinaria del tartufo bianco d’Alba. Un primo piatto che non ha bisogno di altro se non della sua stessa essenza: pochi ingredienti, eccellenze assolute, grande tecnica.

Il tartufo domina la scena con la sua intensità inconfondibile, mentre la pasta offre dolcezza e consistenza. Un piatto iconico che racconta la nobiltà della cucina piemontese.

Passaggi:
Impastare la farina con i tuorli e stendere l’impasto in fogli dallo spessore di un millimetro circa.  Lasciare asciugare per 15 minuti circa e poi passarli nell’apposita trafila per tagliatelle. In alternativa, tagliarle a mano. Lasciare in un luogo fresco a seccare per almeno 3-4 ore. Per la salamoia far bollire acqua e sale, versare in vasetti da 300 g con l’aggiunta di 25 g di Tartufo bianco tritato. Pastorizzare in forno a vapore a 85 °C per 25 minuti. Cuocere le tagliatelle in acqua salata per 4 minuti circa e scolarli lasciando 2 cucchiai di acqua di cottura. Aggiungere in padella la salamoia e il burro fresco e creare un’emulsione. Servire le tagliatelle ricoperte di lamelle sottili di Tartufo bianco d’Alba.

L’abbinamento: Prosecco DOC Brut Nature

Per accompagnare una tale esplosione aromatica, Alessandro Scorsone consiglia un Prosecco DOC Brut Nature. Secco, verticale, con profumi fini e puliti, è il partner ideale per non coprire la fragranza del tartufo. Il vino amplifica la persistenza del piatto e ne bilancia la struttura grassa, senza mai prevaricarla.

Un abbinamento di sottrazione, dove il Prosecco si fa interprete discreto e raffinato, lasciando che sia il piatto a raccontare la sua storia.

Prosecco DOC conferma la sua popolarità in Estremo Oriente grazie ad iniziative ed attivazioni di successo ed innovative. Dalla sede di Expo 2025, alla capitale Coreana: Osaka Prosecco DOC Street e Prosecco DOC Garden Seoul. Due format diversi, ma accomunati dalla volontà di promuovere la cultura delle bollicine italiane.

Osaka Prosecco DOC Street

Sulla scia dell’entusiasmo generato dallo Shibuya Prosecco DOC Garden lo scorso anno, il Consorzio ha inaugurato OSAKA PROSECCO DOC STREET, iniziativa svoltasi dal 30 maggio al 1° giugno 2025 lungo la vivace Dotombori Walk, nel cuore pulsante di Osaka alle spalle dell’iconico “Glico Man”.

Nella cornice internazionale di Expo Osaka 2025, dove Prosecco DOC ha già lasciato il segno nei Padiglioni della Santa Sede e della Regione del Veneto, l’evento si è sviluppato in un’area degustazione affacciata sul canale principale della città, contesto ideale per godersi le prime serate estive.

Inaugurazione

L’evento ha preso il via il 30 maggio con un esclusivo private party riservato a 30 influencer del mondo food&wine e lifestyle, invitati a condividere l’esperienza attraverso i propri canali social e valorizzare l’abbinamento tra il Prosecco DOC e i piatti tipici giapponesi.

 

 

Degustazioni e abbinamenti

I visitatori hanno potuto scoprire Prosecco DOC sia in purezza sia in versione miscelata – grazie alla rinnovata collaborazione con Campari Japan – e abbinare il proprio calice ad alcune delle specialità street food più amate di Osaka: takoyaki, okonomiyaki e kushikatsu.

A guidare il pubblico in una vera e propria Prosecco Experience è stata l’esperta di vino Ms. Taku Iguchi, che ha saputo trasmettere con competenza e passione la storia, la cultura e le caratteristiche del Prosecco ai numerosi cittadini locali e turisti di passaggio.

Aziende partecipanti

Le aziende che hanno preso parte all’iniziativa sono Anna Spinato Winery, Antonio Facchin & Figli, Borga since 1940, Bosco del Merlo, Col De Mar, Il Colle, La Marca, La Gioiosa, Le Colture, Le Contesse, Le Rughe, Masottina, Mionetto, Perlino, Porta Leone, Rocca dei Forti, Ruggeri, Serena Wines 1881, Tenuta Santomè, Tenuta Sant’Anna, Terre dei Buth, , Torresella, Valdo, Val D’Oca, Villa Sandi, Wild Nature, Zardetto e Zonin.

 

 

Prosecco DOC Garden Seoul

Il viaggio di Prosecco DOC è poi proseguito in Corea del Sud con il Prosecco DOC Garden Seoul che, dal 2 al 30 giugno 2025, sarà ospitato da Vino Paradise, raffinato wine hub nel cuore di Seoul.

Un’elegante area verde

Immerso in un’elegante area verde, il Prosecco DOC Garden si distingue per le sue raffinate lounge firmate Queeboo, musica ambient e un’atmosfera accogliente e sofisticata. Al centro dello spazio, sommelier qualificati presidiano il bancone bar e guidano i visitatori alla scoperta delle diverse etichette, offrendo consigli di degustazione e la possibilità di acquistare le bottiglie preferite.

 

Un ricco calendario di appuntamenti

L’iniziativa è stata inaugurata il 2 giugno con un evento dedicato ai media e alla stampa locale, seguito da un esclusivo opening party che ha coinvolto influencer e key opinion leader nei settori enogastronomico, lifestyle e moda.

Dal 4 al 7 giugno, durante l’Happy Hour, lo chef italiano Maurizio Ceccato ha proposto una selezione di finger food ispirati alla tradizione veneta e friulana, pensati per esaltare l’abbinamento con le diverse versioni di Prosecco DOC.

Dopo questi primi appuntamenti ricchi e stimolanti, il Prosecco DOC Garden Seoul rimarrà aperto fino a fine giugno per accogliere i visitatori a cui verrà proposta una Carta del Prosecco affiancata da un menù ad hoc: l’occasione perfetta per immergersi nel mondo della Denominazione più venduta al mondo.

Aziende partecipanti

Le aziende che hanno preso parte all’iniziativa sono Brilla!, Casa Vinicola Abbazia, La Gioiosa, Perlino, Torresella, Valdo, Val D’Oca, Villa Sandi e Viticoltori Ponte.

 

Nel quadro della collaborazione tra la Guida Vinibuoni d’Italia e il Consorzio Prosecco DOC, otto grandi cuochi italiani raccontano la loro cucina attraverso una ricetta e un abbinamento studiato con cura insieme al maestro sommelier Alessandro Scorsone. Un percorso che celebra il patrimonio gastronomico nazionale valorizzando la versatilità del Prosecco DOC, capace di dialogare con cucine e territori diversi.

Il viaggio prosegue in Sardegna, con uno dei suoi volti più rappresentativi: Luigi Pomata. Chef patron dell’omonimo ristorante a Cagliari, Pomata porta avanti una tradizione familiare lunga tre generazioni, rivisitando con creatività le eccellenze della sua isola. La sua cucina è un ponte tra il mare e l’innovazione, tra memoria e ricerca costante.

La ricetta: Ventresca di tonno in crosta di pane e prosciutto con bietole in due consistenze
Ristorante Luigi Pomata – CAGLIARI

700 g di ventresca di tonno – 100 g di pane grattugiato – 150 g di prosciutto crudo 1 kg di bietole selvatiche – 2 g di wasabi in polvere – pepe misto – olio, sale, pepe 1 limone

Protagonista del piatto è la ventresca di tonno rosso di Carloforte, taglio nobile e succulento, lavorato con rispetto e maestria. Dopo una leggera panatura a base di pane e prosciutto crudo essiccato, viene rosolata e cotta al forno per mantenerne intatta la succosità. A completare il piatto, le bietole, proposte in due consistenze: una salsa cremosa aromatizzata al wasabi e un contorno saltato in padella.

Un equilibrio complesso, che gioca su contrasti e sfumature: la grassezza e la tendenza dolce della ventresca, la sapidità del prosciutto, l’aromaticità piccante del wasabi, l’amaro gentile delle bietole. Un piatto contemporaneo ma radicato nel territorio.

Passaggi:
Pulire la ventresca e privarla delle parti filamentose. Ricavarne 4 porzioni. Mettere il prosciutto su una teglia con carta da forno e far essiccare a 60 °C per una notte. Tritare il prosciutto. Preparare il trito mettendo il pane, il prosciutto, pepe misto a piacere e buccia di limone. Lavare le bietole e sbollentarle per qualche minuto in acqua salata. Raffreddarle subito. Eliminare i gambi e frullarli assieme a qualche foglia, il wasabi e olio evo sino a ottenere una salsa verde e cremosa. Panare la ventresca. In una padella in ferro con olio, far dorare il tonno in ambedue le parti, mettere in forno a 180 °C per 5 minuti. Tagliare la ventresca in due parti. Lasciar riposare in ambiente caldo. Saltare le bietole in padella con olio. Impiattare e servire.

L’abbinamento: Prosecco DOC Rosé Extra Brut

Per accompagnare questa sinfonia di sapori, Alessandro Scorsone propone un Prosecco DOC Rosé Extra Brut. La sua bolla fine e persistente, unita alla freschezza decisa e a una leggera morbidezza, crea un abbinamento armonico. Il sorso pulisce il palato dopo ogni boccone, esaltando la mineralità marina del tonno e bilanciando l’aromaticità del wasabi senza sopraffarla.

Un abbinamento anche visivo, dove il rosa tenue del Prosecco Rosé si sposa con le tonalità calde del piatto, aggiungendo un tocco di eleganza alla tavola.

All’interno della collaborazione tra la Guida Vinibuoni d’Italia e il Consorzio Prosecco DOC, otto chef italiani raccontano la loro visione di cucina attraverso un piatto firmato e un abbinamento con il Prosecco DOC selezionato da Alessandro Scorsone. Un percorso che attraversa territori e sensibilità diverse, unendo alta cucina e valorizzazione del vino italiano più amato nel mondo.

Il viaggio parte da Roma, con una delle figure più emblematiche della scena gastronomica contemporanea: Cristina Bowerman. Stella Michelin dal 2010 con il suo ristorante Glass Hostaria nel cuore di Trastevere, Bowerman incarna una cucina libera, inclusiva e sorprendente. Le sue ricette parlano di tecnica, ricerca e soprattutto di storie: quelle dei territori, delle contaminazioni culturali, della memoria che si fa futuro.

La ricetta: Tagliatelle, latte di mandorla, fave, olio al trombolotto e bottarga
Glass Hostaria – ROMA

Olio al Trombolotto – burro – fave – bottarga grattugiata

Per le tagliatelle:6 uova intere – 12 tuorli – 400 g di farina 00 – 600 g di semola rimacinata-

Per il latte di mandorla:500 g di mandorle pelate – 1 l di acqua – sale

Dietro l’apparente semplicità del piatto si nasconde un mondo intero: dalle tagliatelle ricche di tuorli, al condimento vegetale e agrumato che unisce latte di mandorla e olio al trombolotto — un’antica preparazione dei monaci cistercensi a base di limone di Sermoneta. Il piatto si chiude con fave croccanti e bottarga, creando un equilibrio affascinante tra dolcezza, freschezza, note erbacee e sapidità marina.

Un primo piatto che rappresenta appieno l’approccio di Bowerman: curioso, narrativo, profondamente italiano eppure sempre con lo sguardo rivolto oltre confine.

Passaggi:
Unire i tuorli, le uova intere, la farina 00 e la semola rimacinata. Impastare a velocità media in planetaria fino a ottenere un impasto omogeneo. Mettere in pellicola e lasciar riposare un’ora a temperatura ambiente. Stendere l’impasto con una stendipasta dello spessore di 2,5 mm. Tagliare la sfoglia ottenuta in pezzi da 15 cm di lunghezza e tagliarle con l’apposito modulo per le tagliatelle. In un food processor unire le mandorle all’acqua e frullare il tutto. Quindi filtrare con un colino a maglia fine e di nuovo con una cheese cloth. Condire il latte ottenuto con il sale e mettere in frigorifero. Sbollentare le fave per un minuto o 2 in acqua salata e poi raffreddarle immediatamente. Mettere da parte. In una padella far restringere una porzione di latte di mandorla, un cucchiaio di olio al Trombolotto e una noce di burro, aggiungere le fave. Cuocere in abbondante acqua salata le tagliatelle per 2 minuti, scolarle e mantecarle nel latte di mandorla. Impiattare e finire il tutto con la bottarga grattugiata.

L’abbinamento: Prosecco DOC Extra Dry

Per accompagnare questa sinfonia di sapori, la scelta ricade su un Prosecco DOC Extra Dry, capace di offrire una bollicina vivace ma gentile, con una lieve morbidezza che contrasta le note sapide della bottarga e dialoga armonicamente con la freschezza agrumata dell’olio al trombolotto. La versatilità del Prosecco diventa chiave interpretativa di una cucina che rifiuta le etichette, ma cerca sempre un punto di equilibrio tra identità e innovazione.

Un viaggio nella cultura

Il Consorzio di Tutela della DOC Prosecco è già protagonista all’Expo 2025 di Osaka, con una doppia presenza che testimonia il valore culturale e simbolico del vino italiano più esportato al mondo.

 

Prosecco Day – Padiglione Italia

Sta terminando la settimana dedicata alla Regione Veneto all’interno del Padiglione Italia, dove il Consorzio ha partecipato, in collaborazione con i Consorzi di Tutela del Conegliano Valdobbiadene DOCG e dell’Asolo DOCG, all’organizzazione del Prosecco Day, evento svoltosi lunedì 5 maggio.

La giornata ha offerto l’occasione di raccontare al pubblico internazionale la storia, i valori e il futuro del Prosecco, tramite la conferenza “Dalla tradizione alla produzione contemporanea – Le sfide del Prosecco veneto tra innovazione e sostenibilità” , moderata dal Direttore ICE Tokyo Gianpaolo Bruno, che ha visto gli interventi di Marco Sozzi, Ricercatore TESAF, Università di Padova, Tanja Barattin del Consorzio Prosecco DOC, Diego Tomasi del Consorzio Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG e Shigeru Hayashi in rappresentanza del Consorzio Prosecco Asolo DOCG.

Successivamente, gli ospiti giapponesi, appositamente selezionati tra media, influencer e operatori del settore, hanno potuto assistere al talk “Discover Prosecco: identità e territori”, condotto da Ikeda Masakatsu che ha visto la degustazione di 3 tipologie di Prosecco DOC, Conegliano Valdobbiadene DOCG e Asolo DOCG, presentate dai rispettivi brand ambassador: Akira Mizuguchi per Prosecco DOC e Shigeru Hayashi per Prosecco Conegliano Valdobbiadene DOCG e Prosecco Asolo DOCG. A concludere, un cocktail party nel ristorante Eataly, sempre all’interno del Padiglione Italia, per degustare il Prosecco DOC in un’atmosfera conviviale.

 

Prosecco DOC: Official Sparkling Wine Partner della Santa Sede

Per tutta la durata dell’Expo (dal 13 aprile al 13 ottobre 2025), Prosecco DOC sarà Official Sparkling Wine Partner del Padiglione della Santa Sede, accompagnando con le sue bollicine tutti gli eventi ufficiali del Padiglione. La collaborazione rappresenta un riconoscimento del valore del Prosecco come ambasciatore dell’eccellenza italiana. Il tema del padiglione vaticano, La Bellezza porta Speranza, trova una profonda sintonia con la missione del Consorzio, che si impegna a promuovere la cultura italiana attraverso l’arte e il vino.

A suggellare questo legame è l’eccezionale esposizione dell’opera La Deposizione di Cristo di Caravaggio, per la prima volta in Giappone grazie al contributo del Consorzio Prosecco DOC. Un capolavoro che parla un linguaggio che non ha confini, capace di connettere le persone con diverse culture.

 

“Essere presenti in entrambi questi contesti è motivo di grande orgoglio», dichiara il Presidente Guidolin. «Il Giappone è un mercato con grandi prospettive per il nostro vino. Expo 2025 rappresenta una straordinaria opportunità per rafforzare la nostra presenza in Asia, promuovendo i valori di qualità, autenticità e condivisione che definiscono il Prosecco DOC, simbolo di un’Italia che sa raccontarsi al mondo attraverso la sua storia e la sua bellezza.”

Il Consorzio è in Brasile insieme alla Regione Veneto 

Il Consorzio Prosecco DOC ha partecipato per la prima volta al Wine South America, svoltosi dal 6 all’8 maggio 2025 a Bento Gonçalves, nello Stato brasiliano di Rio Grande do Sul. L’evento ha rappresentato per il Consorzio un’importante occasione per consolidare il profondo legame tra il Veneto e il Sudamerica: la presenza della DOC, infatti, si è inserita tra le iniziative celebrative dei 150 anni dell’emigrazione veneta in Brasile.

Il Brasile, con una popolazione di oltre 200 milioni di abitanti, dei quali 30 milioni di origine italiana, rappresenta un mercato di assoluto rilievo nel contesto internazionale, visto anche l’attuale clima d’incertezza. Dei 660 milioni di bottiglie di Prosecco DOC, solo 1 milione viene destinato al Paese verde oro e, nonostante la forte concorrenza degli spumanti brasiliani, l’interesse per l’italianità e i prodotti che ricordano le proprie origini è stato confermato dall’alta affluenza allo stand del Consorzio e alle masterclass organizzate, tenute anche in lingua “tajan” simile al dialetto veneto, che hanno raccontato storia, ingegno umano, peculiarità geografiche di un angolo d’Italia chiamato Prosecco.

 

L’occasione, visti gli incontri con le autorità locali in presenza dell’Assessore della Regione Veneto Cristiano Corazzari e dell’Assessore della Regione Friuli Venezia Giulia Stefano Zannier, è stata anche quella di ribadire l’identità italiana della denominazione Prosecco, senza eccezione alcuna, infatti, a prescindere dallo sfruttamento della notorietà del termine, ne perderebbero entrambi i territori, il nostro in quanto verrebbe generata confusione al consumatore circa l’origine, il loro perché andrebbero a valorizzare un territorio a 7.500 km di distanza.

 

Tutela della Denominazione

La tutela della Denominazione di Origine Controllata “Prosecco” in Brasile rappresenta, infatti, un obiettivo strategico per il Consorzio, considerata la presenza, seppur limitata, di produzioni locali etichettate come “prosecco”. Un passo significativo in questa direzione è rappresentato dalla conclusione dei negoziati per l’accordo tra l’Unione Europea e il Mercosur, che prevede un periodo di phasing out di dieci anni per la cessazione dell’uso del termine “Prosecco” in riferimento al vino prodotto in loco con tale denominazione. Tuttavia, l’effettiva entrata in vigore dell’accordo, prevista non prima del 2027, resta subordinata alla sua ratifica da parte delle istituzioni europee.

Anche la formula con cui è stata organizzata la manifestazione è stata apprezzata dai produttori, infatti la mattina era dedicata esclusivamente agli incontri con gli importatori e distributori, mentre il pomeriggio anche ai ristoratori, ai sommelier, ai media e a tutti i winelovers.

A rappresentare la Denominazione sono state dieci aziende: Beato Bartolomeo da Breganze, Ca’ Bolani, Cielo e terra, La gioiosa, Mionetto, Pitars, Transit, Villa Sandi, Vitevis e Voga.

Adeus Brasil!

QUANDO OGNI SECONDO FA LA DIFFERENZA

 

Grande partecipazione presso il Prosecco DOC Theatre (stand B4, pad. 4) di Vinitaly per l’incontro “Milano Cortina 2026: Quando ogni secondo fa la differenza – La sfida olimpica tra sogno e bollicine di Prosecco DOC”, un appuntamento all’insegna dei valori olimpici, in un dialogo tra sport, territori e eccellenze italiane.

L’evento, moderato dal giornalista e conduttore Andro Merkù, si è aperto con il saluto istituzionale di Giancarlo Guidolin, Presidente del Consorzio Prosecco DOC, che ha ribadito il forte legame tra il mondo del vino e quello dello sport, uniti dalla passione, dalla dedizione e dall’impegno quotidiano verso l’eccellenza. Prosecco DOC, infatti, è Official Sparkling Wine Sponsor dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano Cortina 2026, a conferma del proprio impegno a fianco delle più alte espressioni dello sport e della cultura italiana.

A seguire sono intervenuti Vanni Chiozzi, Head of Regions della Fondazione Milano Cortina 2026, e Sofia Astrid Pennacchi, VP Stakeholders Relations di On Location, che hanno illustrato le opportunità e le sfide dei prossimi Giochi, con un’attenzione particolare al coinvolgimento dei territori e alla valorizzazione delle identità locali.

Protagonisti dell’incontro anche alcuni atleti di spicco del panorama olimpico italiano, e brand ambassador del Prosecco DOC:

Con le loro testimonianze, gli atleti hanno raccontato come la determinazione, il sacrificio e la capacità di sognare in grande siano elementi comuni tanto nello sport quanto nella valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze, come il Prosecco DOC, simbolo del saper fare italiano.