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Storie di prosecco

17 Maggio 2024

SHIBUYA PROSECCO DOC GARDEN

Dal 4 al 6 maggio un’oasi di bollicine e sapori a Tokyo Il Consorzio di Tutela del Prosecco DOC ha conquistato ancora una volta il cuore del Giappone, trasformando l’iconico Shibuya Cast in un’oasi di divertimento ed eleganza, dove poter degustare le rinomate bollicine veneto-friulane. Situato in una delle zone più vivaci e frequentate di […]

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17 Maggio 2024

GRAZIE per aver partecipato!

Tieni d’occhio la tua casella email, avviseremo i vincitori con un messaggio. Ti aspettiamo al prossimo Gran Premio: più giochi e più possibilità hai di vincere uno dei fantastici super premi finali. Nell’attesa, che ne dici di un brindisi con Prosecco DOC? Prova le ricette dei cocktail a base di Prosecco DOC e scopri qual […]

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Storie di prosecco

10 Maggio 2024

Tutela della DOC Prosecco nel mondo

Nuova vittoria della DOC Prosecco   Il Consorzio da anni ha messo in campo tutte le misure necessarie per proteggere la Doc Prosecco nel contesto globale al fine di difendere il nostro vino da contraffazioni, evocazioni e tentativi di sfruttamento della notorietà, assicurando la protezione esclusiva della Doc Prosecco in molti Paesi fra i quali […]

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Il Prosecco si serve in un calice a tulipano piuttosto ampio.

Il Prosecco va servito freddo a circa 6-8 gradi.

Il Prosecco è un vino da bere giovane. È preferibile consumarlo entro l’anno successivo a quello di vendemmia.

Le bollicine, o perlage, sono frutto della trasformazione dello zucchero presente nel vino durante la spumantizzazione.

Il metodo Martinotti, inventato dal Dott. Federico Martinotti a fine ‘800, permette di ottenere vini spumanti e frizzanti dalle caratteristiche note floreali e fruttate grazie alla rifermentazione naturale del vino in grandi recipienti a tenuta stagna detti autoclavi. Il Dott. Antonio Carpenè, uno dei fondatori della Scuola Enologica di Conegliano nel 1876, fu il primo ad adottare questo metodo per la produzione di Prosecco spumante con le caratteristiche che oggi tutti conoscono. Prima per la produzione di questi vini era utilizzata la rifermentazione in bottiglia.

La prima fermentazione è il processo, attivato con dei lieviti selezionati, tramite il quale il mosto diventa vino.

La pressatura è l’operazione con la quale dagli acini si ottiene il mosto fiore.

La resa per ettaro sono i quintali di uva che si possono produrre per unità di superficie. Nel caso del Prosecco la resa massima è di 180 quintali per ettaro (q/ha).

La vendemmia si fa principalmente a mano per non rovinare gli acini e non compromettere la corretta vinificazione del Prosecco.

 

Il Glera è il vitigno base del Prosecco. Possono essere utilizzate anche uve di Verdiso, Bianchetta Trevigiana, Perera, Glera lunga, Chardonnay, Pinot Bianco, Pinot Grigio e Pinot nero, vinificato in bianco, fino a un massimo complessivo del 15 %.

 

Il terreno di origine alluvionale, prevalentemente argilloso-limoso, è ricco di minerali e microelementi.

 

Province di Treviso, Venezia, Vicenza, Padova, Belluno, Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine.

L’etichetta garantisce il rispetto assoluto del disciplinare di produzione, qualità certificata anche con l’adozione dell’apposizione del Contrassegno di Stato (fascetta).

 

Il Consorzio di Tutela è l’istituzione preposta alla promozione, alla tutela e alla valorizzazione della Denominazione di Origine. La normativa nazionale inoltre, a determinate condizioni, affida al Consorzio, in collaborazione con altri enti, un vero e proprio potere di gestione ed indirizzo della denominazione.

 

l vigneto base del Prosecco, il Glera, è un vigneto autoctono dell’Italia Nord Orientale, le cui origini risalgono ad almeno 2.000 anni fa. Il vino Prosecco era conosciuto  dai romani con il nome di Puccino  (I sec. d.C. – Plinio il Vecchio).

DOC significa Denominazione di Origine Controllata: un riconoscimento del valore internazionale che si basa sul rispetto di un disciplinare di produzione, come la DOCG – Denominazione di Origine Controllata e Garantita – si inserisce nel quadro normativo comunitario delle DOP Denominazioni di Origine Protetta.

Le bollicine nascono prima con la seconda fermentazione in bottiglia (fine Ottocento) e poi in autoclave (inizi Novecento).